Rifare un sito web, i miei lavori più recenti: metodo e spunti di lavoro

Rifare un sito web, i miei lavori più recenti: metodo e spunti di lavoro

16/10/2017

Il sito web è il principale biglietto da visita per un’azienda e per questo migliorarlo o rifarlo è spesso alla base delle attività di comunicazione. Si tratta di un lavoro lungo e difficile, perché un sito non deve solo funzionare tecnicamente, ma produrre valore.

Non tutti hanno piena consapevolezza di quanto rifare un sito web richieda competenze a vario livello e di quanto, per questo, sia lungo, dispendioso e difficile. Di cosa c’è bisogno per realizzare un ottimo sito web? Ecco qui di seguito alcuni aspetti chiave da tenere in considerazione, raccontati in estrema sintesi attraverso i miei lavori più recenti.

Obiettivi e progetto

Sì, anche un sito web ha obiettivi precisi. Cosa vogliamo ottenere principalmente? Una bella vetrina per chi va a guardarci? Uno strumento che sia in grado di farci trovare dal nostro pubblico? Una piattaforma per dialogare coi nostri clienti? Uno strumento commerciale che sia utile come fosse una brochure virtuale? Vogliamo vendere direttamente online? Gli obiettivi del nostro sito possono essere molteplici. Saperli individuare è fondamentale per creare un progetto che preveda la corretta architettura dell’informazione insieme a contenuti e funzionalità coerenti con ciò che ci siamo prefissati.

Il sito web realizzato per Andrea Plafoni, ad esempio, nasce anche come vetrina commerciale per l’utilizzo durante fiere o incontri di lavoro.

Piattaforma di sviluppo

Un CMS open source andrà benissimo. Abbandonerei i CMS proprietari, che forse un tempo potevano avere ragione d’esistere. Il famosissimo WordPress va bene – potenzialmente – per tutti i casi. Dalla vetrina all’e-commerce. Non è però l’unico e non è del tutto consigliato se l’esigenza tecnica è avanzata (la gestione del database, ad esempio, non è la migliore sul mercato). Per questo possono essere presi in considerazione anche altri CMS, come ad esempio Drupal o il più personalizzabile di tutti: Craft.

Il sito web Campello Motors è realizzato con la piattaforma Drupal.

Profondità dei contenuti

Realizzare i contenuti di un sito web è forse la parte più difficile del lavoro e richiede una competenza molto vasta. Capacità di scrittura (ottimizzata per il web, ovviamente), capacità grafico-fotografica, capacità di video making e così via. Ma soprattutto: capacità di “lettura” delle esigenze del pubblico, e quindi intuito. Spesso chi non ha esperienza nella realizzazione di siti e portali tende a snobbare il valore del contenuto e sottovaluta il tempo che la sua produzione richiede. Si tratta di un grosso errore, anche perché il contenuto è forse il più importante dei fattori di vantaggio competitivo online.

Il nuovo sito Arredo3 è un ottimo esempio di profondità dei contenuti. Sono state prodotte (non senza fatica) molte pagine nuove e create una serie di sezioni prima inesistenti. L’ampiezza di contenuto ha generato un forte aumento delle metriche di performance del sito: gli utenti visitano molte più pagine, restano più tempo nel sito, contattano più spesso l’azienda.

Personalizzazione dei contenuti

Il nuovo sito Tesy Software è perfetto per capire cosa intendo. L’azienda ha bisogno di rivolgersi contemporaneamente a due target diversi (produttori di mobili e negozi di mobili) parlando degli stessi prodotti, ma con un taglio diverso. Abbiamo perciò creato uno “smistamento” all’interno delle pagine, moltiplicando per due tutti i contenuti. Ogni utente avrà così scelto quale contenuto personalizzare leggere.

Ottimizzazione per i motori di ricerca

Tutti usiamo Google più volte al giorno. Eppure, spesso l’ottimizzazione SEO per i motori di ricerca viene sottovalutata. Tutti i contenuti devono essere SEO friendly, quindi graditi ai motori e scritti in modo che le parole chiave su cui vogliamo competere siano capaci di attirare del traffico sul nostro sito. Anche l’architettura dei contenuti e dei link è fondamentale. Un ottimo esempio in questo senso è ancora una volta il nuovo sito Campello Motors.

User experience

L’esperienza d’uso di un utente sul nostro sito passa attraverso molti fattori. La gradevolezza della grafica non basta: va supportata da tutti gli sforzi che facciamo per far sì che la navigazione sia piacevole, fluida e proficua. Un aspetto chiave è il responsiveness: ogni sito deve essere perfetto anche da smartphone, sia perché ormai gli utenti lo pretendono, sia perché Google lo richiede (e penalizza in caso contrario), sia perché – cosa più importante di tutte – gli utenti che non riescono a navigare chiudono la sessione e rappresentano un investimento di acquisizione che non produce valore.

Un altro aspetto importante della user experience è la messa a disposizione di funzionalità particolari, utili ai fini della navigazione. Ad esempio, nel nuovo sito Arredo3 sono state introdotte funzionalità inedite, come ad esempio il filtro di ricerca per stili o finiture, che hanno contribuito ad aumentare di molto le possibilità che gli utenti trovino in modo rapido e semplice ciò che effettivamente stanno cercando.

Riconoscersi nel proprio sito

Il sito è il tuo biglietto da visita. Deve rappresentare il tuo stile, devi sentirlo tuo. Lease Car Broker aveva un sito molto freddo, impersonale. Ma si occupa di consulenza per il noleggio auto a lungo termine, con un approccio fortemente diretto e personale. Il nuovo sito comunica questo approccio in maniera decisa. E oggi rappresenta davvero l’azienda di cui porta il logo.

Infrastruttura

Non risparmiare sulle prestazioni del server. Un sito lento crea infiniti problemi, ben riassunti in questo articolo di Semrush e in questa infografica.

Monitoraggio continuo

Non “dimenticarti” che un sito è qualcosa di vivo. Le persone si muovono al suo interno, cercano risposte o cercano di compiere azioni. Monitora l’andamento con Google Analyitics o con altri strumenti per verificare se hai fatto un buon lavoro sul sito in quanto tale e se, parallelamente, le campagne di marketing che stai attuando creano risultati.

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