Vendere online in Cina: soluzioni e-commerce in Cina per aziende italiane
13/7/2024
La Cina è il più grande mercato di e-commerce al mondo e la seconda economia più grande del pianeta. Nel 2020, le vendite al dettaglio online cinesi hanno raggiunto 1.414 miliardi di dollari, quasi il doppio rispetto al mercato di e-commerce degli Stati Uniti.
Il mercato cinese dell’e-commerce rappresenta il 33% delle vendite al dettaglio online globali e costituisce il 25% delle vendite totali al dettaglio in Cina, rispetto al 14% degli Stati Uniti.
I principali protagonisti dell’e-commerce in Cina sono Alibaba, JD.com e Pinduoduo, aziende nazionali che insieme dominano il mercato con una quota combinata dell’89,4%.
Per le aziende italiane, l’opportunità di vendere online in Cina è davvero ghiotta e offre un potenziale enorme. Tuttavia, barriere doganali, fiscali, operative, linguistiche e soprattutto culturali possono rappresentare un ostacolo, tuttavia non insormontabile.
Quali sono i più grandi e-commerce cinesi e come funzionano
Alibaba (proprietario di Taobao e Tmall), JD.com e Pinduoduo sono i leader indiscussi dell’e-commerce cinese. Per quota di vendite, Tmall detiene il 50,1% del mercato, JD.com il 26,51% e Pinduoduo il 12,8%.
Questo corrisponde a $709 miliardi in GMV per Tmall, $375 miliardi per JD.com e $181 miliardi per Pinduoduo. Per confronto, le vendite al dettaglio online negli Stati Uniti nel 2020 sono state di $792 miliardi. Tmall da solo è quasi pari all’intero mercato e-commerce statunitense.
Il GMV stimato di Tmall ($709 miliardi) supera del 45% il GMV di Amazon ($490 miliardi).
La Cina, con oltre quattro volte la popolazione degli Stati Uniti ma un potere d’acquisto pro capite inferiore, ha una penetrazione di Internet del 69%, rispetto al 96% degli Stati Uniti, rendendo ancora più impressionante la dimensione del mercato online cinese.
Come funziona l’ecommerce cinese Taobao
Fondato nel 2003, Taobao è nato come mercato consumer-to-consumer sul modello di eBay.
Dopo l’acquisizione di Eachnet da parte di eBay nel 2003, Taobao è stato creato per competere con eBay in Cina, diventando rapidamente il leader di mercato. Successivamente, eBay ha chiuso il suo sito web in Cina.
Ora, Taobao è principalmente un mercato a prezzo fisso per nuovi prodotti fabbricati in serie, con venditori principalmente piccole imprese. Le barriere all’ingresso sono basse, permettendo a individui e aziende cinesi di registrarsi facilmente come venditori.
Conosciuto per la vendita di beni di consumo cinesi a basso costo, Taobao ha visto una riduzione della contraffazione grazie agli sforzi di Alibaba. Solo venditori cinesi registrati possono operare su Taobao.
Il colosso cinese online Tmall
Lanciato nel 2008 come Taobao Mall, Tmall è uno spin-off di Taobao riservato a aziende autorizzate che vendono prodotti di marca. Tmall si concentra su prodotti più costosi destinati alla crescente classe media cinese. Solo aziende cinesi possono vendere su Tmall, e le commissioni sono elevate per prevenire l’ingresso di venditori di merci contraffatte o di bassa qualità.
Tmall Global permette ai marchi stranieri di vendere senza necessità di una presenza fisica in Cina, con prodotti spediti direttamente dall’estero o stoccati in magazzini doganali per una consegna rapida.
JD.com e-commerce in Cina
JD.com, spesso indicata come la seconda società di e-commerce in Cina, detiene il 26,51% del mercato online cinese, con un GMV di circa $375 miliardi, pari al 75% del GMV globale stimato di Amazon.
Fondata nel 1998, JD.com ha iniziato vendendo elettronica online nel 2004 e si è espansa ad altre categorie di prodotti, adottando un modello di mercato nel 2013.
JD.com vanta una rete logistica avanzata con 28 centri logistici e 750 magazzini in Cina, garantendo consegne rapide. Il programma JD Worldwide consente alle aziende straniere di vendere senza necessità di una presenza fisica in Cina, con un processo di approvazione e commissioni elevate.
L’originale Pinduoduo
Fondata nel 2015, Pinduoduo è cresciuta rapidamente fino a raggiungere 500 milioni di acquirenti attivi, con una quota del 12,8% del mercato al dettaglio online cinese.
Pinduoduo adotta un modello di acquisto interattivo ideale per dispositivi mobili, permettendo agli acquirenti di formare “team” per ottenere sconti. L’app rende lo shopping un’esperienza di gioco, con lotterie, vendite flash e streaming video in diretta.
Originariamente nota per la vendita di alimenti freschi, Pinduoduo si è espansa a una gamma completa di prodotti, senza commissioni sulle vendite ma guadagnando attraverso la pubblicità.
Un programma transfrontaliero di “acquisti globali” per venditori stranieri è stato lanciato nel 2019, con magazzini doganali per una gestione rapida delle spedizioni.
Altri e-commerce cinesi
Amazon e Vipshop sono rilevanti per i rivenditori stranieri che vogliono vendere ai consumatori cinesi.
Amazon, dopo aver acquisito Joyo.com nel 2004, ha lanciato Amazon China ma ha chiuso ai venditori cinesi, continuando a offrire prodotti da commercianti internazionali.
Vipshop, con una quota di mercato dell’1,88%, è specializzata in vendite flash di prodotti di marca e ha un programma di vendita transfrontaliero consolidato.
Kaola, avviata nel 2015 da NetEase, è dedicata alle importazioni transfrontaliere. Con una quota del 24,5% del mercato dell’e-commerce transfrontaliero, è stata acquistata da Alibaba nel 2019 e potrebbe essere integrata in Tmall Global.
Consulenza marketing per aziende italiane in Cina
Anche grazie a partner locali, Frontiera Connection offre una consulenza strategica e operativa per l’ingresso delle aziende italiane o europee in Cina. La nostra consulenza multidisciplinare è di supporto per l’avvio di attività di vendita online, di comunicazione sui principali media cinesi e di natura fiscale attraverso partner certificati.
Chi sono
Comunicazione marketing a Venezia Mestre, Padova, Treviso, Vicenza, Verona. Fondatore agenzia di comunicazione e web agency Frontiera Connection.